Energie alternative e pulite, tutti ne parlano ma - stringi stringi - siamo ancora un bel po' indietro dal loro sfruttamento efficiente e su larga scala. Ma dai freddi mari della Norvegia arriva una notizia in grado di dare una svolta all'eolico: la sperimentazione (riuscita) di un nuovo progetto di pilone galleggiante.
Ricapitoliamo, dove stava l'inghippo fino ad oggi per creare grandi parchi eolici al largo delle coste? Semplice, l'ancoraggio degli stessi al fondo marino. Onde evitare il loro capovolgimento era necessario farli appoggiare sul fondale, limitandosi quindi a profondità non superiori ai 60/70 metri col limite di stare vicino alla costa e di urtare la sensibilità di alcuni per il deturpamento del paesaggio (forse qui si dovrebbe aprire una grande parentesi sul volere sia l'uovo che la gallina e su qualche sacrificio che andrebbe fatto sull'altare della ecosostenibilità ... ma non lo faremo ;D).La tecnologia Hywind risolve questo problema grazie ad una struttura fluttuante ancorata tramite cavi al fondale, grazie alla quale sarà possibile installare grandi parchi eolici off-shore a decine di km dalla costa su fondali fino a 700 metri di profondità, dove tra l'altro i venti sono più forti, più stabili e meno perturbati dalla presenza della terraferma. I piloni sono dei bestioni da 165 metri di altezza, di cui però ben 100 sott'acqua, e pale da ben 82 metri di diametro (in questi giorni di afa farebbero comodo anche da noi... -.-'). Ogni turbina è in grado di produrre ben 2.3 Mw e visto l'incredible successo ben superiore alle attese nell'anno di sperimentazione, la norvegese Statoil e il governo scozzese stanno pensando alla realizzazione di 3/5 parchi eolici al largo delle coste della Scozia. Che sia l'inizio di una vera rivoluzione verde?
PRODOTTO CORRELATO
Per tutti gli Eco-Warrior, h2planet Hydro-Wind Kit!